Nel lungo periodo , l'infarto cerebrale sul lato sinistro è associato ad un maggior rischio di morte improvvisa


Uno studio compiuto dai Ricercatori del NASCET ha valutato l'esistenza di una relazione tra rischio nel lungo periodo di morte improvvisa , e presenza e dimensioni dell'infarto cerebrale in 2.885 pazienti con malattia carotidea sintomatica.

Il rischio di morte improvvisa a 5 anni in 1.295 pazienti senza infarto cerebrale è stato del 5,3%, 8,8% in quelli con infarto sul lato sinistro ( n=471 ), 6% in quelli con infarto sul lato destro ( n=477 ) e 9,7% nei pazienti con infarto bilaterale ( n=535 ).

L'hazard ratio ( HR ) aggiustato rispetto al non infarto cerebrale è stato : HR lato sinistro, 1,45 ; HR lato destro, 0,96; HR bilaterale, 1,40.

L'infarto insulare si è presentato in 41 pazienti , ma nessuno di questi è morto improvvisamente.

I pazienti mancini o ambidestri ( n=183 ) hanno presentato un rischio inferiore di morte improvvisa ( HR: 0,24 ) rispetto ai destrorsi. ( Xagena )

Algra A et al, Stroke 2003; 34:2871-2875 XagenaMedilearnECM2003

"


Indietro

Altri articoli

L'Agenzia europea per i medicinali ( EMA ) e l’Agenzia Italiana del Farmaco ( AIFA ), hanno informato gli operatori...


A causa dell'elevata prevalenza di infarti cerebrali silenti ( SCI ) negli adulti con anemia falciforme ( SCA ) e...


L’obiettivo di uno studio è stato quello di determinare la frequenza e il tempo di recidiva di infarto cerebrale nei...


Modelli preclinici di ictus hanno dimostrato che la Gliburide per via endovenosa riduce l’edema cerebrale e migliora la sopravvivenza. Si...


Sono stati identificati i fattori di rischio per la cefalea e l’emicrania nei bambini con anemia falciforme ed stata esaminata...


Nello studio STOP II, la sospensione delle trasfusioni di profilassi nei bambini ad alto rischio affetti da anemia falciforme ha...


La chirurgia decompressiva precoce in pazienti con infarto maligno dell'arteria cerebrale media può migliorare gli esiti.L'aumento della pressione intracranica dipende...


Il consumo di tè e caffè potrebbe ridurre il rischio di ictus in quanto tali bevande possiedono proprietà antiossidanti; inoltre...


C’è una crescente evidenza che l’inibizione farmacologica del sistema renina-angiotensina possa ridurre il rischio di ictus, sebbene non sia...